Palazzo Inghirami, il Cortile, l’Ingresso e l'Archivio
   
L’ala principale di Palazzo Inghirami fu costruita tra il 1613 ed il 1618 dall’Ammiraglio Iacopo Inghirami, su disegno dell'architetto Giovan Battista Caccini (1560-1613). In precedenza il progetto era stato attribuito all’architetto fiorentino Gherardo Silvani (1579-1675).
L’ala in stile neogotico sul fianco sinistro fu aggiunta nell’800, su progetto dell’architetto senese Giuseppe Partini con interventi di Michelangelo Inghirami.
Si accede al Cortile passando da un ampio Portone, sormontato dalla statua raffigurante Cosimo II, il Granduca amico e protettore dell’Ammiraglio Iacopo Inghirami.
  
Il Cortile č impostato su colonne di ordine tuscanico; i cippi, a forma di pigne, raccolti al centro, sono artefatti etruschi, ed erano posti ad indicare i siti delle tombe.
Percorrendo il corridoio, dopo il portone vetrato interno, troviamo l'Archivio (bene catalogato presso le Belle Arti) contenente documenti relativi alla famiglia, a partire dal 1200 sino ai giorni nostri, come, ad esempio, due schizzi di piazzaforti turche fatte dall'Ammiraglio Inghirami nel 1610.
 
        
Da notare, al termine del corridoio di ingresso, il busto marmoreo dell’Ammiraglio Iacopo Inghirami, attribuito a Felice Palma.